«Ma davvero credi che tutte le persone che di mestiere si occupano di cambiamento climatico e delle sue conseguenze siano tutte in errore o in malafede? Stiamo parlando di migliaia e migliaia di scienziate e scienziati!».

«Perdonami, Daniele, ma tu non hai forse lo stesso atteggiamento verso gli astrologi?».

Ho la fortuna di poter dialogare di crisi climatica con un amico che, sulla crisi climatica stessa, ha parecchi dubbi. Che il clima stia cambiando lo vede e non lo nega. Ma non crede che ci siano prove sufficienti né per dire che sia responsabilità degli esseri umani, né che la situazione sia destinata a peggiorare.

Qualche giorno fa gli ho chiesto come potesse dubitare del lavoro di un gran numero di scienziate e scienziati, in ogni parte del mondo. Mi ha risposto tirando in ballo chi campa facendo oroscopi.

«Daniele, tu credi che l’astrologia non abbia alcun fondamento. Eppure il numero di donne e uomini che la praticano è enorme, in tutto il mondo».
«Non vorrai mettere sullo stesso piano astrologi e scienziati?», ho chiesto io sdegnato.
«No, affatto», ha risposto il mio amico, «e pure io sono convinto che l’astrologia sia fuffa. Volevo solo farti notare che l’argomento ‘molte persone dicono quella cosa’, in realtà non è un argomento».

Innervosito, ho ribattuto che il metodo scientifico definisce un confine e la scienza del clima sta da una parte di questo confine, l’astrologia dall’altro. «Sono d’accordo, ma non è questo il punto – ha detto lui calmo – Il punto è che il successo di un modo di vedere le cose non c’entra con il fatto che sia o non sia scientifico. È dovuto ad altri fattori».

Un po’ a malincuore gli ho dato ragione. Ma quali sono questi fattori? Perché persone che hanno studiato o comunque sono dotate di cultura credono agli oroscopi?

Cosa insegnano le stelle

Le ragioni credo siano diverse. Ad esempio, l’astrologia favorisce le relazioni: «Ah, l’avevo capito che sei Capricorno! Sei diffidente, proprio come me!». Aiuta nel baccaglio: «Ariete? Davvero? io sono Sagittario, non puoi rifiutarti di uscire almeno una volta con me!». Stimola la performance: «Toro: oggi, sul lavoro, avrete un’occasione importante, sfruttatela bene».

E per di più ti dice che se le cose vanno storte, beh, mica è colpa tua: è che avevi già la luna e Urano nel Leone (sì, è una citazione).

Ci sono molte persone che dedicano tempo e competenza a spiegare che l’astrologia non vada presa sul serio, tra cui l’astrofisico e divulgatore Luca Perri. Sono solidale con loro e sono radicale nel dire che nell’astrologia non si devono investire soldi pubblici (e invece).

Però, forse potremmo provare a imparare qualcosa dal successo dell’astrologia. Qualcosa da usare anche in altri campi, transizione ecologica inclusa. Ad esempio il senso di condivisione o addirittura comunità che riesce a creare. E, ancor di più, la sensazione di essere immersi, noi e le persone vicine a noi, in storie in cui è piacevole stare. E poi, chissà, la capacità di immaginare, però in maniera opposta a quella che ci propone l’astrologia. La capacità, intendo, di immaginare il futuro che vogliamo ma nella convinzione che ne siamo responsabili noi.

 

p.s. dico che poter dialogare con un amico che non crede nella crisi climatica è una fortuna perché – benché non mi faccia venire dubbi sull’esistenza della crisi climatica – è una cosa che mi aiuta a vedere le cose da altri punti di vista.