Il progetto

La crisi climatica genera un sacco di problemi e bisogna fare qualcosa. Già, ma cosa? La transizione ecologica, ovviamente. Sì, ma cos’è la transizione ecologica? 

Non so come dirtelo nasce da queste semplici domande che, a cascata, ne generano molte altre. Alcune cose crediamo di averle capite, su altre siamo a buon punto, su altre ancora siamo indietro ma comunque ce la mettiamo tutta.

Le spiegazioni non le diamo noi, ma espertə che conoscono bene le cose. Donne e uomini di scienza, d’impresa e di comunicazione. 

Quello che capiamo proviamo a raccontarlo rivolgendoci innanzitutto al mondo delle imprese, che è quello in cui lavoriamo. Ma naturalmente ci rivolgiamo a chiunque voglia, come noi, saperne di più su quello che sta succedendo e su quello che c’è da fare.

Una rete di relazioni

Ci sono aziende e persone che già da tempo realizzano la transizione ecologica. Altre che hanno appena iniziato, altre che vorrebbero farlo ma non sanno bene da dove partire. Vorremmo favorire l’incontro di queste diverse realtà. Detta elegante, vorremmo diventare un vero e proprio collettore di esperienze, difficoltà e successi e in particolare delle azioni intraprese per affrontare gli effetti che la crisi climatica, e non solo, genera sulle proprie attività.

Sì, è vero: quante volte abbiamo sentito decantare l’importanza del fare la rete, il valore del fare rete, la bellezza del fare rete. Non ripetiamo queste cose, ci limitiamo a dire che per la transizione ecologica non ci sono alternative: nessuno può farla da solo.

Chi siamo

Non so come dirtelo è un progetto di SPELL srl.

SPELL è attiva da oltre vent’anni nel campo della formazione e della comunicazione. Il nostro obiettivo è riassunto nel nostro nome, che è un acronimo: Società per Elevare il Livello del Lavoro. Tenere alto il livello del lavoro significa anche – o forse soprattutto – rendersi conto dei cambiamenti in corso o in arrivo, di quelli necessari e di quelli inevitabili, così da poterli vivere nel migliore dei modi. Per questo ci interessiamo alla crisi climatica: perché innesca cambiamenti profondi nel modo in cui viviamo e, naturalmente, quello in cui lavoriamo.

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