Diciamolo
Diciamolo

Le aziende possono comunicare la transizione ecologica in maniera semplice e divertente?
Scoprilo con noi al primo evento live a Milano.

Non un convegno, non una tavola rotonda, ma un format interattivo e coinvolgente! Diversi segmenti della durata di 12-20 minuti che parlano delle parole della sostenibilità e transizione ecologica rivolti al mondo delle imprese.

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Dove?

Milano

Quando?

Settembre 2023

(data da definire)

Durata?

2 ore circa

I segmenti

Segmento 1

E se fosse una cosa buona?

Il cambiamento climatico esiste ed è dovuto alle attività umane. Ma se non fosse un problema, anzi, se fosse una cosa buona?

Monologo tragicomico che ribalta le abituali prospettive sulla transizione ecologica e costringe a vedere le cose da un punto di vista estremo e originale. Se deve vincere la polarizzazione tanto vale proporre un terzo polo: Il più scorretto di tutti.

Segmento 2

Crisi di immaginazione

La crisi climatica è una crisi d’immaginazione: i pessimisti faticano a immaginare un futuro migliore, gli ottimisti non riescono a immaginare il baratro. Scienza e creatività possono aiutarci a scovare una terza via?

A confrontarsi su questo tema chiamiamo un divulgatore scientifico e un’artista. E un fastidioso terzo molto ma molto scomodo.

Segmento 3

Facciamo che io ero…

Mattia Iannantuoni è un ingegnere ambientale che si è inventato un modo per parlare di crisi climatica che dove l’ironia la fa da padrona. Produce una newsletter settimanale dal titolo Ride verde chi ride ultimo in cui presenta le notizie e gli aggiornamenti sulla crisi climatica aggiungendo sempre una battuta, uno scherzo. Un ritmo incalzante che si vuole tenere anche in questo talk a due.

Segmento 4

Non c’è niente da ridere. Purtroppo.

Analisi di alcune campagne di comunicazione. Ne scegliamo alcune che ci sembrano emblematiche di diversi modi di fare campagna su questi argomenti. Come comunicano le aziende la transizione ecologica? È veramente un tema troppo delicato per essere ironici?

Segmento 5

Noi la diciamo così

Tre aziende si confrontano sulle rispettive esperienze di comunicazione della transizione ecologica tra haters, successi e passi indietro.

Segmento 6

E se fosse un cartone?

“Non c’è alcuna speranza e l’unica via è quella di pensare a salvare se stessi.”
Una posizione cupa e cinica che ricorda l’atteggiamento di Miranda Priestly de Il diavolo veste Prada.

“La crisi climatica è un guaio grosso, ma tutto si risolve e il mondo sarà meraviglioso!”
Un ottimismo esasperato alla Amélie Poulin, protagonista de Il favoloso mondo di Amélie.

E se fosse un cartone come sarebbe?

Segmento 7

Giallo o commedia?

Quella del giallo è una formula narrativa vincente, intramontabile e sembra molto utile per parlare di crisi climatica: c’è un crimine e ci sono dei colpevoli, ed è bello immedesimarsi facendo il tifo per i buoni!

Ma siamo sicurə che la commedia non sia ancora più adatta? In fondo la crisi climatica riguarda tutte e tutti, nessuno può nascondere le proprie responsabilità.

Un climatologo con l’indole del Maigret e una romanziera si confrontano: giallo o commedia?

Segmento 8

M.A.S.T. (Maledetti Acronimi Sulla Transizione)

Il problema della transizione è che non si capisce. Troppe sigle, acronimi, crittogrammi.

M.A.S.T. è un intermezzo che appare quando meno te lo aspetti e combatte gli acronimi con le loro stesse armi.

Gli ospiti

Giulio Betti

meteorologo e climatologo del CNR

Alessia Iotti

fumettista

Sofia Baldi Pighi

curatrice

Mattia Iannantuoni

ingegnere ambientale e divulgatore

Elena Stoppioni

ingegnere ambientale e attivista

Daniele Pernigotti

esperto di certificazioni e fondatore di Aequilibria

Valentina Santini

scrittrice, autrice per teatro e tv

Nicola Grande

direttore – SPELL srl

Alberto Ceville

attore e formatore – SPELL srl

Daniele Scaglione

autore di Più idioti dei dinosauri

Vuoi saperne di più?

Per ricevere maggiori informazioni, è possibile scrivere a fernandadimilta@castaspell.it!